Il territorio comunale e le frazioni

Scapoli, il cui nome si fa risalire a scopulus (rupe, masso, vetta rocciosa) o anche a scapulae (dorso, declivio di un monte), è situato a 611 metri sul livello del mare ed è un piccolo angolo di terra molisana adagiato su un colle e cinto alle spalle dalle imponenti cime delle Mainarde.

Il territorio comunale, esteso per 1600 ettari, confina ad est con i comuni di Rocchetta a Volturno e Colli a Volturno, a nord con Castel San Vincenzo e a sud e ad ovest con Filignano.

Al suo interno sono presenti i rilievi montuosi di Colle della Forca (m. 601), Colle La Forcella (m. 760), Monte La Croce (m. 900), La Falconara (m. 1017), Colle Cardello (m. 1027), Monte La Rocca (m. 1042), Monte Pantano (m. 1100), Monte Castelnuovo (m. 1250) e Monte Marrone (m. 1770), rilievi in gran parte ricoperti da una fitta vegetazione boschiva ed attraversati dalla sinuosa strada statale 627 della Vandra che, partendo da Isernia, raggiunge Atina nel territorio laziale.

L’abitato di Scapoli si caratterizza per essere sparso su una vasta area e comprendere, oltre al raccolto centro urbano, ben 16 nuclei abitativi disseminati sul territorio: Pantano, Vicenne, Collalto, Santa Caterina, Fontecostanza, Cannine, Collematteo, Acquaviva, Sodalarga, Cerratino, Ponte, Fonte La Villa, Vaglie, Padulo, Prato e Parrucce. Tutti a vocazione agricola, in località Ponte e Fontecostanza in particolare sono attive le botteghe ove si costruiscono artigianalmente i pregiati strumenti della civiltà pastorale, le zampogne, che fanno della piccola Scapoli la indiscussa “capitale mondiale della zampogna”. Parte della Comunità Montana del Volturno, dal 1990 è uno dei cinque comuni molisani compresi nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.